Mentre si avvicina la data del rapporto della "troika" al Segretario generale dell'Onu, i serbi del Kosovo seguono con preoccupazione lo sviluppo degli eventi, con l'impressione di essere marginalizzati dai processi politici in atto e la reale prospettiva di abbandonare la regione
Tra i tanti problemi irrisolti, in Kosovo, c'è quello di un'istruzione di qualità ed accessibile a tutti, a prescindere da appartenenza etnica, genere, disabilità e possibilità economiche. Il governo tenta di correre ai ripari con una serie di piani a medio termine. La domanda è: sono realistici?
In Kosovo ci si prepara a formare un nuovo governo centrale e nuove amministrazioni locali. Nelle aree a maggioranza serba si devono però affrontare le conseguenze del boicottaggio elettorale: i cittadini si ritrovano senza rappresentanti, o con rappresentanti che non riconoscono tali
A novembre in Kosovo si voterà e saranno un nuovo governo e un nuovo parlamento ad affrontare la questione dello status. Intanto la comunità serba si divide: partecipare o meno all'appuntamento elettorale?
Mentre si parla di status, rimane aperta, sopratutto per la comunità serba del Kosovo, la questione spinosa delle proprietà, abitazioni e terreni, occupate illegalmente dopo la fine del conflitto, e la cui soluzione avrà un peso decisivo sulla decisione di tornare a vivere nella regione
Mentre all'Onu si definisce il destino politico del Kosovo, c'è chi, come i rifugiati serbi di Srpski Babuš/Babush i Serbëve deve decidere se rientrare o meno nel proprio villaggio ricostruito. Ancora una volta, però, i destini in Kosovo sembrano ostaggio di giochi politici.
Oggi la delegazione serba e quella albanese si ritrovano a Vienna. Per discutere la proposta Ahtisaari sul futuro status della regione. Vigilia tesa in Kosovo, anche a seguito, lunedì sera, di un attacco dinamitardo in cui sono andati distrutti tre veicoli Unmik
Venerdì il rappresentante Onu Martti Ahtisaari volerà prima a Belgrado e poi a Pristina per presentare il proprio piano sullo status. In quest'articolo l'atmosfera di disillusione che si respira tra i serbi del Kosovo
Lo scorso fine settimana l'approvazione in Serbia della nuova costituzione. Nel preambolo vi si afferma che il Kosovo è parte integrante della Serbia. Che si pensa in Kosovo?
In Kosovo approvata una nuova legge per la tutela del patrimonio culturale. Un tema fortemente politicizzato essendo legato al tema della tutela dell'identità serba. Sul dibattito sta comunque scendendo una colata di cemento
Sapranno gli enti locali del Kosovo favorire una maggiore partecipazione nella definizione delle politiche locali? Ed associazioni, gruppi civici, ONG garantiranno una continuità nelle loro azioni di sensibilizzazione che non dipenda esclusivamente dai finanziamenti internazionali?
Per la sua sola esistenza l'amministrazione internazionale del Kosovo, UNMIK, ha speso in questi 7 anni 2.6 miliardi di euro. Ora si pensa ad un suo ridimensionamento. Ma quanto influirà sull'ancor fragile economia del Kosovo?
Come trascorreranno le vacanze i cittadini kosovari? C'è chi ha più disponibilità economiche e andrà al mare, magari nella vicina Ulcinj, in Montenegro, chi resterà a casa a curare il bestiame e chi preparerà le feste di nozze dei propri figli
Le proteste contro l'amministrazione ONU ed il governo del Kosovo da parte del movimento Vetvendosje, autodeterminazione. Ma come contribuisce la società civile kosovara alla pacificazione e riconciliazione?
Media serbi, kosovari, internazionali. Notizie da Pristina, Belgrado, Vienna e New York. Sono molte le informazioni che arrivano ai cittadini del Kosovo ma non è mai nato un giornalismo di approfondimento capace di descrivere una realtà non in modo unilaterale
E' nata in Kosovo una nuova istituzione che si occuperà dei casi di immobili, terreni agricoli, esercizi commerciali illegalmente occupati. Di questi soprusi in questi anni sono state vittime soprattutto le minoranze. Ora cambierà qualcosa?
L'altro ieri sera un ragazzo di Mitrovica nord è stato pugnalato presso il ponte che divide la città in due. Mentre proseguono con difficoltà le trattative in vista del prossimo incontro dei negoziati sullo status la violenza nei confronti delle minoranze non cessa
Un tempo rinomato centro sciistico, oggi Bresovica, località montana al sud del Kosovo a maggioranza serba, versa in una situazione di forte indeterminatezza. Secondo l'amministrazione internazionale gli alberghi dell'area dovrebbero essere privatizzati, ma a ciò si oppone la società belgradese proprietaria delle strutture
A Vienna si sono incontrati i rappresentanti di Pristina e Belgrado. Hanno discusso di decentramento amministratvo, trasferimento di competenze alle autorità locali, polizia mista. Un primo (piccolo) passo verso la soluzione del rebus Kosovo
Finalmente la delegazione kosovara e quella di Belgrado si ritrovano faccia a faccia attorno ad un tavolo. Si sono avviati oggi a Vienna i negoziati sullo status futuro del Kosovo. La prima questione che verrà affrontata riguarda il decentramento amministrativo